mercoledì 4 febbraio 2009

New York Days


Ordinai una tisana all’agave e coca cola, il ragazzo che serviva ai tavoli era ancora a metà strada, da più di quaranta minuti, in bilico sul filo, con il vassoio che gli faceva da asta per non perdere l’equilibrio.
Gli occhi di tutti gli avventori erano puntati su di lui, sotto non c’era rete.
Non era un bar da espresso e via, questo era chiaro!
Fuori pioveva ed il traffico urlava una canzone di Sinatra, dentro invece la situazione era diversa.
Locale ben strano quello, in bilico tra la noia e l’ironia, forse un tantino amara.
Un tizio si arrampicava sugli specchi e rideva, ma così lentamente che sembrava piangesse.
Il cameriere, sempre in bilico, era proprio bravo, io non ci sarei mai riuscito a fare quelle capriole. Questo, all’inizio, pungeva un po’ il mio orgoglio ma poi, guardandomi meglio attorno, mi accorsi che gli altri non erano più bravi di me e allora come tanti altri allentai le palpebre in quella atmosfera quasi onirica, fumosa. Ogni tavolo era collegato ad una fune e prendere le ordinazioni, ovviamente, era lievemente difficoltoso. Si, vero, di tanto in tanto ci poteva scappare il morto, ma non era più un dramma. Era un bar pericoloso? Beh, forse un po’ si, per via di quel Decreto Ministeriale che obbligava a fumare al suo interno. Pipe e sigarette sul tavolo, al posto delle noccioline e, se non le fumavi, dovevi almeno mangiarle, per non offendere il barista.
Un tipo che somigliava ad una foglia di salice e non faceva che sorridere, felice di non essere depresso.
Tutto si muoveva a rilento, persino i rivoli di fumo.
Concentrando la vista sugli altri, agli altri tavoli, riuscivo addirittura, quasi, a vederne i due volti in movimento, come se i miei occhi scattassero foto in sequenza ad un sogno.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sembra un pò un mondo a rallentatore...vorresti farci credere che la musica di Enrico Rava sia così?...un pò noiosa?
Comunque complimenti per la fantasia

Gaetano Celestre ha detto...

Noiosa? No, affatto, l'atmosfera di tutto l'album è "sospesa", in bilico, rallentata giustamente, per un mondo che corre troppo. Una fuga da un pianeta ormai wireless. Purtroppo il pezzo che ho messo di sottofondo non è di questo album e dunque non rende pienamente.
Un album bellissimo.
...e grazie per i complimenti!

Anonimo ha detto...

Grande recensione per grande disco!!! Sono senza fiato, le sue parole mi hanno emozionato.
Sono finito per caso nel suo blog, cercando notizie su "New York Days" ma devo farle i complimenti per tutto il resto.
Buon Lavoro